Michelangelo Pistoletto: Muro di stracci (Wall of Rags) 1968  (source :   www.onserfdeel.be=)

 

“Pistoletto è considerato uno dei protagonisti dell’Arte Povera. Innanzitutto per le sue opere, dagli Oggetti in meno, che precedono la nascita ufficiale del movimento, a quelle che ne costituiscono quasi l’emblema, come i lavori con gli stracci (ad esempio La Venere degli stracci del 1967), materiale utilizzato inizialmente da Pistoletto per la pulitura dei quadri specchianti e successivamente in diverse azioni dello Zoo. Non meno importante è il suo ruolo di catalizzatore, svolto fin dai primi anni Sessanta, di quel gruppo di artisti torinesi – e di ponte fra questi e quelli romani – che darà vita all’Arte Povera”  (…)

http://www.pistoletto.it/it/crono09.htm

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 “By forcing an artefact from the canon of Italian art to confront a multitude of everyday, inconsequential objects associated with hard labour, Pistoletto recalls the spirit of these student protests and their attempted break with the status quo. However, in this case, “Muretto di stracci” makes the strongest connection with the revolts, imitating the kinds of barricades rioters used to express their dissent and discontentment. Overall, no matter how one decides to interpret the rag sculptures, their significance is always defined by human involvement and the internal relationships they evoke.” (…) G. Visconti, Michelangelo Pistoletto’s Community of Limits, ‎2014,  https://ejournals.library.ualberta.ca/index…/16127

 

Robin Hemmer and Christiane Meyer-Stoll, “Michelangelo Pistoletto: Muro di stracci, 1968,” in Che fare? Arte Povera – The Historic Years, ed. by Friedemann Malsch et al. (Heidelberg: Kehrer, 2010).

 

 

 

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